Crema di peperoni con pomodori secchi & tzatziki

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Cartolina di fine estate con ricetta di quelle da non accendere i fornelli (o quasi). Per salutare gli amici in spiaggia e tutti quelli della blogosfera. Per chiudere la stagione – e la cucina – delle vacanze, in attesa di riaprire quella di città (datemi qualche giorno, per riorganizzarmi la vita e assorbire il colpo…)

Due creme da spalmare sul pane o da mettere a tavola per intingerci tutte le verdure che si vuole, tagliate a listarelle. Una presa a prestito – e appena modificata con l’aggiunta dei pomodori secchi e poco altro – da Dada, autorevolissima fonte di ispirazione in cucina . L’altra, un grande classico della cucina greca declinato secondo gli avanzi da smaltire in frigo (lo dichiaro subito, così ci risparmiamo la diatriba su cosa è e cosa non è un vero tzatziki).

Risultato: un lungo pomeriggio di maestrale sulla spiaggia, tra chiacchiere e bagni in un’acqua bellissima e fredda, con quel po’ di nostalgia che se non ci fosse non saremmo a settembre… E tanti buoni propositi (più seriamente culinari) in testa per questo blog.

Arrivederci in città. Saluti e baci,

S.

CREMA DI PEPERONI CON POMODORI SECCHI

INGREDIENTI

peperone rosso: 1
pomodori secchi: 3
ricotta: 3 cucchiai
pane toscano raffermo: 1 piccola fetta privata della crosta
basilico: una decina di foglie
cipolla bianca tritata: 1 cucchiaino
angostura: 3-4 gocce
sale

Arrostite il peperone nel forno a 200° per 15-20 minuti. Fatelo raffreddare e spellatelo.

Mettetelo nel bicchierone del minipimer con tutti gli altri ingredienti e lavorate fino ad ottenere una crema morbida (se è troppo asciutta potete aggiungere qualche cucchiaio di latte).

Aggiustate di sale e tenete in frigo, coperto con pellicola, fino al momento di servire.

TZATZIKI

INGREDIENTI

yogurt greco: 150 gr
cetrioli: 1 di media grandezza
ricotta: 2 cucchiai
aglio: 1 spicchio piccolo
aceto: qualche goccia
sale

Sbucciate il cetriolo, grattugiatelo e mettetelo in un setaccio a perder l’acqua per una ventina di minuti.

Aggiungete allo yogurt la polpa di cetriolo, la ricotta e l’aglio passato alllo schiaccia-aglio (si chiama così quell’attrezzino che vendono all’ikea?) e lavorate bene con un cucchiaio (scordatevi il minipimer perché “smonta” lo yogurt e vi ritrovate con una crema troppo liquida).

Aggiustate di sale e aceto e mettete in frigo, sigillato con pellicola, fino al momento di servire.

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Aglio: istruzioni per l’uso
Per evitare sgraditi effetti collaterali (quali: avventure galanti troncate sul nascere o riunioni di lavoro interrotte senza motivo), vi consiglio di preparare lo tzaziki con almeno mezza giornata d’anticipo. Ll’aglio tende infatti a sprigionare lentamente il suo profumo – non chiedetemi perché, ma vi garantisco che è così – ed è difficile dosarlo in maniera equilibrata da subito. Seguite dunque le dosi indicate, ma riservatevi la possibilità di correggere eventuali olezzi eccessivamente penetranti aggiungendo altro yogurt all’ultimo momento…
Se invece decidete di dare un”garlic party“, assicuratevi che la location abbia almeno una zona all’aperto e date allegramente sfogo in buona compagnia alla vostra voglia d’aglio a lungo repressa. Non dimenticatevi di invitare un paio di conoscenti antipatici e approfittate dell’occasione per dilungarvi con loro su argomenti che richiedono di parlare a voce bassa e distanza ravvicinata.

Non avrete bisogno di idee per far fuori queste creme, ma sappiate che…
… quella di peperoni è buonissima per farcire sandwiches al prosciutto e tartine con capperi e acciughe, oltre che da spalmare così com’è sui biscotti “cacio e pepe” (bisogna pur svuotare tutti i contenitori prima di partire, o no?) Lo tzatziki alla ricotta è invece perfetto per condite le carni alla griglia, i tristi petti di pollo che ci toccheranno dopo i bagordi vacanzieri, e tutte le insalate. Dimenticavo: con una doppia dose d’aglio garantisce un figurone da lupo di mare a chiunque decida di partecipare a una gita in barca con una dotazione di polpette di melanzane vagamente “da signorina”…