Caviar d’aubergine

caviar d'aubergines (caviale di melanzane)caviar d'aubergines (caviale di melanzane) http://www.fragoleamerenda.it/author/sabrine/

caviar d'aubergines

Io ce l’avevo una mia ricetta di caviale di melanzane: è uno di quegli intingoli (ma dovrei forse dire “dip” per esser più alla moda…) che d’estate cerchiamo di non farci mai mancare. Peccato che ci voglia il cicorino, che a queste isolane latitudini è considerato un’erba rara.

“Vuole il caffé surrogato?!? Allora deve andare all’erboristeria…” mi ha risposto il vecchio fruttivendolo accatastando le ultime cassette prima della serrata di ferragosto.
“No, no, niente caffé… io cerco quell’insalatina dalle foglie tenere, strette e lunghe… ha presente?”
“Qui, solo lattuga abbiamo” e mi ha sventolato sotto il naso un cespo di romana che definire coriacea era farle un complimento.

Così sono passata al piano B (ne ho sempre uno di riserva, perché odio cedere alla rassegnazione): una ricetta trascritta al volo da un video di quel tale Mr. Ramsey che di nome fa Gordon, noto collezionista di stelle Michelin  e appassionato persecutore di cuochi inesperti,  che sprona via etere con florilegi di improperi da stadio. Il caviar d’aubergine di Mr. Ramsey è una di quelle grandiose, semplicissime ricette che dovrebbero trovare ospitalità in ogni cucina: fosse anche quella del più incallito e impenitente carnivoro.

Perciò se avete per amico un appassionato mangiatore di carni d’ogni specie, uno di quelli che sospira mestamente alla proposta di un menù vegetariano e che s’illumina solo all’idea di un’overdose di proteine, provate a sfidarlo con un barattolo di questo intruglio che profuma d’estate: potete farlo in perfetta tranquillità, avendo come scudo il blasonato medagliere di quel simpaticone di Gordon. Se poi volete alzare l’asticella, potete sempre aggiungerci un barattolo di confettura di cipolle: giusto per ricordargli che andrebbe mangiata col bollito di Natale ma che tutto sommato può andare a meraviglia anche con il pecorino in riva al mare a Ferragosto. E il pecorino… pur sempre proteine sono.

Ora, vi starete chiedendo come potrebbe reagire il vostro amico, dinanzi a una sfida su più fronti al suo integralismo proteico.
Scenario A: vi rivolge “cortesemente” improperi da stadio in perfetto stile Gordon, mentre voi ripassate a memoria l’archivio delle terrine di cacciagione per la prossima volta.
Scenario B: assaggia appena – per pura forma – i vostri dip vegetariani, e passa immediatamente ad altro.
Scenario C: distribuisce voluttuose cucchiaiate di caviar e confit su pezzetti di pane carasau e stappa una meravigliosa birra fredda (un divertentissimo abbinamento eterodosso…). E solo dopo un po’ – un bel po’ – di assaggi vi chiede se ci avete messo del pepe o del peperoncino, perché a lui i cibi piccanti non piacciono. O meglio: non piacerebbero…
E voi gli rispondete che c’è molto pepe nel caviar d’aubergines, e molto peperoncino nel confit d’oignons, perché è così che dev’essere. E lui versa altra birra e affonda di nuovo il cucchiaio nella ciotola. E allora capite che è finalmente Ferragosto e… eee… ee-eet-cì!

No, non è l’autunno anticipato. Solo un’idea di pepe nel naso…

S.

CAVIAR D’AUBERGINE

INGREDIENTI

melanzane: 2 (di media grandezza)
yogurt naturale intero: 1 vasetto piccolo (più o meno)
rosmarino: 2 rametti belli folti
timo: un bel mazzetto (lo so, non è il massimo della precisione…)
prezzemolo: un ciuffo (ok, questa è una ricetta a dosi lasche…)
aglio: 1 spicchio
limone:  1/2 (solo il succo)
olio extra vergine di oliva
sale grosso
pepe nero macinato fresco
Accendete il forno a 200°.

Sciacquate velocemente le erbe aromatiche sotto l’acqua corrente e asciugatele con della carta da cucina. Tagliate il rosmarino a pezzetti di 3 cm (il ramo, le foglie svolazzino pure fuori misura…) e separate i rametti di timo.

Lavate e asciugate le melanzane, tagliatele a metà nel senso della lunghezza, strofinatene la superficie lo spicchio d’aglio tagliato a metà e incidetele a scacchiera con un coltellino affilato.

Spennellatele d’olio, e poi infilate nelle fessure i rametti di rosmarino da una parte e quelli di timo dall’altra (è divertente, come organizzare con ordine le aiuole di un orto…).

Cospargete le mezze melanzane di sale grosso (con molta moderazione) e spolverizzatele di pepe macinato al momento (siate pure imprudenti: ci vuole).

Ricomponete le melanzane accostando le due metà “farcite” una sopra l’altra, come se fossero panini, e avvolgetele in un foglio d’alluminio sigillando accuratamente i bordi perché nulla fuoriesca durante la cottura (come fareste con delle caramelle).

Mettete i “pacchetti” direttamente sulla grata del forno e fate cuocere per circa un’ora (dipende dalle dimensioni delle melanzane: devono essere tenere al tatto).
Lasciatele intiepidire, liberatele dall’alluminio e dai rami di timo e rosmarino (se ci resta qualche fogliolina non disperatevi). Poi, aiutandovi con un cucchiaio, scavate la polpa che si staccherà facilmente dalla buccia.
Tagliatela grossolanamente al coltello (evitate di usare la mezzaluna, se non volete che il vostro caviale di melanzane somigli a una poltiglia per svezzare i lattanti) e fatela asciugare in una padella antiaderente con un cucchiaio d’olio per un  paio di minuti (non di più: deve solo perdere l’acqua di troppo).

Mettete la polpa di melanzane in una ciotola, aggiungete il succo di mezzo limone, lo yogurt e una manciata di prezzemolo tritato non troppo finemente. Aggiustate di sale e di pepe e tenete in frigo per alcune ore (meglio se per tutta la notte) prima di consumarlo.

E’ delizioso spalmato su delle bruschette all’aglio, ma anche crackers e bastoncini di verdure crude sono alternative gustosamente praticabili. Non dura più di tre giorni, in un baratttolo di vetro chiuso ermeticamente da tenere in frigo.

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La ricetta: Ramsey vs d’Aubergine

La ricetta di questo caviale di melanzane è tratta da un video di Gordon Ramsey. Il mio intervento si è limitato alla sostituzione della panna acida con lo yogurt intero, e del coriandolo con del prezzemolo (Provate a immaginare la faccia del verduraio… “Coriandolo? Lo vendiamo in buste da mezzo chilo e solo a Carnevale.”)
C’è però una differenza sostanziale tra il mio e il suo modo di concepire il caviale di melanzane: lui lo prepara per il pranzo di Natale, mentre io non riesco a immaginarmelo che come piatto estivo. Anche in compagnia di una confettura di cipolle momentaneamente orfana del bollito…L’altro caviale di melanzane?
E’ quello con il cicorino, tanto per intenderci: una delle prime ricette postate in questo blog. Ho rivisto la foto e mi ha fatto una gran tenerezza… sembra passata un’era geologica.
caviale di melanzane e cicorino