Vellutata di porri e mela rossa

Vellutata di porri e mela rossaVellutata di porri e mela rossa http://www.fragoleamerenda.it/author/sabrine/

Vellutata di pori e mela rossa

Oggi post veloce, perchè ho un sacco di impegni e me ne voglio pure andare al mercato. A cercare frutta per marmellate – sono in crisi d’astinenza – e verdure più fantasiose di quelle del Pam… ma soprattutto ‘sta benedetta uva fragola che da un paio di settimane mi appare a blog unificati infilata dentro una focaccia!

E allora, tanto per ribadire che ormai fa un po’ più fresco e qualche crema di verdure ce la possiamo pure permettere, tiro fuori dal mio archivio (che poi sarebbe la famosa teiera di latta) una delle ricette autunnali di casa nostra.

Qualche avvertenza. Non è roba da servire a una torma di adolescenti affamati, né agli amici cacciatori di vostro marito – io non ho un marito cacciatore, ma fa niente… – però va benissimo se invitate le amiche a dieta o come primo piatto per una cena in famiglia. E’ una delle mie creme “da signorina” (sorella di quella di rape rosse e dell’altra con le foglie di ravanello): facili, delicate, leggere, vitaminiche.

Insieme a una fetta di pane tostato con ricotta, sale, pepe e noce moscata diventa un bel piatto unico. Ieri me la sono mangiata così a pranzo, in compagnia di un nuovo libro: un morso al toast, un cucchiaio di vellutata… e mi sono sentita una vecchia ragazza felice di esistere.

Buona giornata a tutti,

S.

VELLUTATA DI PORRI E MELA ROSSA

INGREDIENTI
(per 2 persone)

porri: 2
mele rosse: 1 e 1/2
carote: 2
latte: 100 ml
panna fresca: 100 ml
granulare vegetale: 1 cucchiaino
sale

Mondate i porri, tenendo solo la parte bianca (con la verde vi ci fate una frittata), pelate le carote e sbucciate una mela.

Mettete in una pentola i porri a tocchetti, la mela a spicchi e le carote in grossi pezzi (dovrete riuscire a recuperarli a fine cottura). Coprite di acqua a filo, aggiungete il granulare e cuocete per una ventina di minuti (o finché non sentite che le verdure sono tenere).

A cottura ultimata eliminate le carote, aggiungete il latte e lavorate tutto con il minipimer finché non ottenete una crema fine. Aggiustate di sale e aggiungete la panna (siate esigenti: usate quella fresca da montare… ovviamente non montata). Al momento di servire guarnite con delle chips di mela.

Come quasi tutte le creme di verdura, anche questa è migliore se preparata il giorno prima. Nel caso, una sola avvertenza: tenetela in un contenitore chiuso ermeticamente, perché un odore di troppo catturato durante la permanenza in frigo la rovinerebbe.

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Chips di mela
Le uso per guarnire risotti e vellutate o nelle insalate. Tagliate una mela a spicchi e poi affettatela più sottile che potete; disponete le fettine sulla leccarda rivestita di carta forno e fatele cuocere finché non sono asciutte (a 180° ci vorranno una decina di minuti). Volendo, potete farle asciugare anche in una padella antiaderente.

Fenomenologia della panna in cucina
Il piccolo mondo della panna – sino a qualche decennio fa ristretto a pochi, selezionati abitanti – è ormai densamente popolato di inquietanti sosia dell’originale. Fioriscono simil-panne a tutto spiano: vegetali, animali ma senza colesterolo, intrugli a cavallo tra il regno animale e quello vegetale mai dati in natura…
Ora, posto che la panna magra è un ossimoro culinario, che quella UHT sembra gesso liquido e copre ogni altro sapore, e che tutte le altre… peggio che andar soli di notte, da tempo ho elaborato un mio codice di comportamento al riguardo. Non considero la triste “panna da cucina”, oltrepasso incurante lo scaffale dei latticini a lunga conservazione e mi dirigo verso il banco frigo, dove con piglio deciso scelgo una confezione di panna di latte fresca da montare (sì, proprio quella che si usa per i dolci…) e ignoro indistintamente tutte le altre. Ne faccio un uso talmente limitato (creme di verdura e qualche dessert) che mi sembra un’autentica sciocchezza privarsene per ricorrere a prodotti che sanno di poco e profumano di nulla.