Il “pain maison” alla birra di Thierry

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Io non so chi decida le profumazioni dei detersivi per lavatrice, e soprattutto in base a cosa. So solo che mi sono ritrovata in casa una confezione che prometteva profumo di mughetto e mi sono abbandonata all’idea di lavarci lenzuola e piumoni, con la scusa che saremmo stati fuori un paio di giorni.

Mi pareva una cosa carina, una brezza floreale per casa sotto Natale, e confesso di aver accarezzato l’idea di un rientro “profumato”: stanchi del viaggio, aprire la porta e prima ancora di accendere la luce annusare il profumo di casa, riconoscerla dall’odore… Una debolezza da signore d’antan, mi direte… ma chi non ne ha?

Peccato che la poesia del rientro si svaporata in un attimo. Il copione immaginario è stato rispettato fino al primo passo di mio marito oltre la soglia: poi, la poesia è virata bruscamente in prosa.

“Ci siamo dimenticati di svuotare la pattumiera!” Ed è scattata la caccia… perché abbiamo appurato subito che l’odore non proveniva da lì. “Te l’avevo detto io, di non comprare troppa frutta, che poi va a male… e poi, basta con questi meloni fuori stagione!” e intanto spalancavo le finestre. Peccato che nessuno ne avesse comprati da mesi, di meloni, ma certo quelli parevano inequivocabili miasmi di frutta marcia…

Poi, l’illuminazione. Vagavo per le stanze annusando l’aria e cercando di catalogare – tra gli odori consueti della casa – quell’olezzo in più, quando mi sono accorta che ce n’era anche uno in meno: mancava all’appello il tanto atteso profumo di bucato al mughetto! Mi è bastata una sniffata ravvicinata per capire che era un caso di somma algebrica olfattiva: più uno, meno uno uguale zero… la puzza in più e il profumo in meno erano la stessa cosa.

Non avendo piumoni di riserva, siamo andati a letto con quelli. Per fortuna l’odore dolciastro era pure un po’ stordente e la stanchezza del viaggio ha fatto il resto: scivolare nel sonno è stato come addormentarsi nel cassone di un camion tra cassette di frutta vecchia…

Così stamattina, per riequilibrare la situazione e riportare la casa ai suoi abituali profumi, ho acceso presto il forno e ci ho infilato questo pane alla birra, odoroso di malto e di miele: una meraviglia, che mi ha riconciliato col mondo (“profumisti” di detersivi esclusi, s’intende…).

E se un po’ mi conoscete, forse riuscite anche a immaginare dove l’ho parcheggiato in attesa che mia figlia torni a casa… troneggia su una pila di libri, sul mio comodino. Perché non penserete mica che voglia passare un’altra notte a sognare il cassone di un camion?!?

Saluti e baci (profumatissimi),

S.

IL “PAIN MAISON” ALLA BIRRA DI THIERRY

INGREDIENTI

farina bianca oo: 500 gr
birra: 250 ml (sceglietene una scura, piuttosto aromatica)
miele: 2 cucchiai
malto d’orzo: 1 cucchiaio
sale: 1 cucchiaino
lievito per torte salate: 1 bustina

Accendete il forno a 180° e foderate con carta forno un stampo da cake (il mio è da 25 x 10 cm).

Setacciate la farina con il lievito, aggiungete il sale e mescolate bene.

Sciogliete bene il malto e il miele nella birra (farà un po’ di schiuma, non preoccupatevi…), versate tutto nella farina e impastate con un cucchiaio: otterrete un composto piuttosto “sostenuto”, ma non aggiungete altri liquidi (al massimo qualche cucchiaio di birra in più) e lavorate velocemente, basta che la farina sia tutta incorporata nell’impasto.

Rovesciate il composto nello stampo, livellatelo e praticate un’incisione nel senso della lunghezza. Infornate per una ventina di minuti, e poi continuate la cottura per altri 10 minuti senza stampo. Fatelo raffreddare su una gratella.

E’ delizioso mangiato subito, ma se ve ne dovesse avanzare potete sempre surgelarlo a fette o grigliarlo appena il giorno dopo.

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Chi è Thierry?
Un giovane, garbato signore, che gestisce con passione un bed & breakfast di charme nel Luberon. Au ralenti du Lierre è una casa di grande personalità, con poche stanze e un’accoglienza fatta di dettagli: come le colazioni che Thierry prepara personalmente per i suoi ospiti. Marmellate fatte in casa, gateau au chocolat (perché lui ammette di non poter stare senza cucinare almeno una torta al cioccolato al giorno) e questo pain maison al miele e alla birra, che viene sfornato ogni mattina. Pare fatto apposta per spalmarci sopra del burro buono e un velo di quel che volete voi: non solo confetture, ma anche miele, malto, formaggio cremoso… E’ un pane molto aromatico, profumatissimo. Thierry ci mette solo miele, ma io lo preferisco con un po’ di malto d’orzo che gli conferisce una fragranza unica. Voi fate come volete: o 3 cucchiai di miele (à la Thierry), oppure 2 di miele e 1 di malto (à la Sabrine). In entrambi i casi vi leccherete i baffi (piuttosto: ce li avete?)