Caviale di melanzane e cicorino

Caviale di melanzane e cicorinoCaviale di melanzane e cicorino http://www.fragoleamerenda.it/author/sabrine/

Caviale di melanzane e cicorino

La fase aubergine della mia vita perdura ormai da quattro anni. Il suo inizio è collocabile in un istante preciso: quello dell’acquisto di un set di tovaglioli di lino viola scuro in un pomeriggio canicolare, ad Arles. Fu decisione di un attimo: quel giorno scoprii il color “melanzana”.

Da allora ci frequentiamo con assiduità. Una storia iniziata in sordina – un paio di orecchini antichi, un bracciale, qualche maglione – e culminata un anno fa con l’arrivo in casa di un enorme divano di lino. Color aubergine, naturalmente…

Il contagio dal salone alla cucina è stato inevitabile – del resto, non era iniziato tutto con dei tovaglioli? – e ora sto vivendo il mio “periodo viola” anche ai fornelli, sicché mirtilli, rape rosse, prugne e melanzane affollano scaffali e frigorifero come non mai.

S.

CAVIALE DI MELANZANE E CICORINO

INGREDIENTI
(per 2-3 persone)

melanzane: 1 di media grandezza (di quelle lunghe viola)
cicorino: una ventina di foglie
cipollotto fresco: 1 piccolo
aglio: 1 spicchio (senza il filamento verde)
basilico: 6-7 foglie
olive nere: una decina
olio extra-vergine di oliva
sale e pepe

Accendete il forno a 180°. Lavate e asciugate le melanzane, tagliatele a metà nel senso della lunghezza e disponetele in una pirofila. Incidete con un coltellino la superficie formando una griglia, spennellatele con poco olio, salate e pepate. Mettetele in forno finché diventano tenere (ci vorranno circa tre quarti d’ora).

Mondate e lavate le foglie di cicorino, il cipollotto (tenete anche un po’ di parte verde), l’aglio e il basilico. Snocciolate e tagliate a pezzetti la polpa delle olive (…diamo per scontato che non si usino quelle denocciolate che sembrano di cartone).

Quando le melanzane sono pronte fatele raffreddare un po’ e poi scavatele con un cucchiaino per estrarrne la polpa.

Mettete tutto nel bicchierone del minipimer con 1 cucchiaio scarso d’olio extra-vergine e frullate. Non esagerate, pena il repentino e irreversibile passaggio da “caviar” a “mousse” (il composto deve rimanere un po’ granuloso). Aggiustate di sale e pepe (siate generosi) e mettete in frigo sigillando ermeticamente con la pellicola.

Tiratelo fuori mezz’ora prima di servirlo (sennò vi perdete il profumo), guarnite con fettine sottilissime di cipollotto e qualche goccia d’olio (non affogatelo!). Accompagnatelo a pane arabo, piccole bruschette o verdure crude tagliate a listarelle (a me piace anche con i ravanelli). E possibilmente mangiatelo in buona compagnia: è un piatto che concilia la conversazione.

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Olive: io ho usato quelle nere marchigiane degli ulivi di Alberto e Cristiana (graditissimo regalo di Natale ormai agli sgoccioli: si accettano integrazioni in attesa delle prossime festività….). Il messaggio è: poiché si tratta di impiegarle a crudo, scegliete quelle che vi pare purché siano buone! Lo stesso vale per le verdure: freschissime o niente.