Cicchetto di pomodorini, fragole e basilico

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POmodori, fragole, basilico: tutto in un cicchetto!

Se è una di quelle giornate in cui l’asfalto vi si scioglie sotto i tacchi anche se ai piedi avete delle ballerine.
Se detestate i locali da aperitivo almeno quanto me, e preferite cento volte farvelo a casa intanto che preparate la cena – l’aperitivo – piuttosto che sgomitare tra nugoli di sfarfallanti signorine per guadagnarvi quel che rimane del finger food di giornata (che, guarda caso, somiglia tanto al food del giorno prima…).

Se avete avuto un diverbio col vostro capo, uno scambio di vedute poco romantico col fidanzato o un corpo a corpo in ascensore col bavosissimo cane del vicino (capita…).
Se le montagne di biancheria da stirare s’ingrossano come onde dell’oceano e voi non potete cavalcarle con un surf. Se il rubinetto del bagno continua a perdere e ogni goccia che cade segna i minuti che vi separano dall’arrivo dell’idraulico (e sarebbe la terza volta in dieci mesi…).

Se avete una gran voglia di scappare in un “altrove” qualsiasi ma non potete uscire a comprare le sigarette e poi scomparire, perché non ne avete mai fumata una in vita vostra e non sareste credibili.

Se, insomma, siete in una di quelle giornate in cui il mondo intero pare intenzionato a misurarsi con voi ma le vostre armi sono tutte spuntate, fate come me: fatevi un bel cicchetto. Cosa avete capito?!? Non vi sto mica dicendo di darvi all’alcol… dico semplicemente che – se la volete – la ricetta di un bicchierino corroborante e dai poteri magici ce l’avrei…

Nulla di stratosferico: pomodorini di quelli dolci dolci, fragole idem, aceto balsamico denso di quello che cade a gocce pesanti, e qualche foglia di basilico vero, che non sia rimasto segnato dalla mesta esperienza della vaschetta di plastica. Non vi servono ingredienti introvabili: basta che siate degli appassionati di bancarelle di frutta e verdura.

POmodori, fragole, basilico: tutto in un cicchetto!

E allora – mi direte – cosa ci sarà mai di così speciale in questo beverone? Tanto per cominciare, non chiamatelo “beverone”: si offende. Poi provate a sedervi davanti alla vostra finestra preferita o all’angolo migliore del vostro giardino, se siete così fortunati da averne uno. Possibilmente con i piedi all’aria, un libro che vi piace e una brocca di cicchetto alla temperatura giusta (che sarebbe non ghiacciata, ma freddina…)

Sentirete prima il profumo dolce della fragola, seguito a ruota da quello appena acidulo dei pomodori, corretto dalla personalità dell’aceto balsamico. Del basilico vi accorgerete solo al primo sorso, ma non chiedetemi perché: assaggiate e vi arriva dritto al naso, come se gli aveste dato una sniffatina… e se poi ci tuffate un paio di quei buffi ghiaccioli con le fogliette, vi accorgerete che il basilico ha un sapore irresistibile: anche da ibernato.

E allora non vi garantisco risultati psichedelici, però posso raccontarvi l’effetto che fa a me. Comincio a sentire il fruscìo del vento tra i platani, il sole morbido dell’ora del tramonto e l’aria che profuma di lavanda e rosmarino. Il rumore dei bicchieri di vetro pesante sui piccoli tavoli di pietra, le voci lontane. E se solo chiudo gli occhi, vedo persino le imposte azzurre e verdoline… mi sento a Gordes…. E anche se non è proprio come esserci, mi basta a ritrovarmi, a scovare quella riserva d’energia che mi sorprendo sempre di avere, a volermi di nuovo bene.

Poiché questa “pozione magica” in perfetto stile Asterix viene proprio dalla Gallia (Gallia Narbonense, per l’esattezza) è qui che mi ritrovo a ogni cicchetto. In quella minuscola piazza, seduta a uno di quei tavoli sul quale ho poggiato il mio taccuino nero, un pomeriggio, per prender nota di questa semplicissima ricetta d’estate. Ci ho aggiunto solo qualche goccia di aceto balsamico, ma per il resto è rimasta la stessa.

Perché lo stupore della vita è nelle cose dal cuore semplice…

CICCHETTO DI POMODORINI, FRAGOLE E BASILICO

INGREDIENTI

pomodorini del piennolo: 600 gr (puliti)
fragole: 150 gr (pulite)
basilico: 6-7 belle foglie
aceto balsamico: 1-2 cucchiai
sale: mezzo cucchiaino
pepe e olio extra-vergine d’oliva buono: quanto piace a voi

Lavate i pomodorini e gettateli per 30 secondi in una pentola d’acqua bollente non salata (solo 30 secondi e non uno di più: non vi servono dei pomodori lessi…). Tirateli su con una schiumarola, passateli un attimo sotto l’acqua fredda e tagliateli in due nel senso della lunghezza.

Preparate una ciotola con sopra un setaccio (serve a trattenere i semi dei pomodori…) e togliete semi e buccia ai pomodorini, facendo in modo che gli scarti cadano… nel setaccio e la polpa dove volete voi. Insomma, la logica è che non dovete perdere il liquido dei pomodori mentre li pulite: ciascuno si organizzi come gli pare.

Lavate il basilico e le fragole e metteteli nel bicchierone del minipimer con un pizzico di sale, la polpa dei pomodori e il loro succo filtrato. Lavorate finché non ottenete un composto fine e omogeneo (diluitelo appena con un po’ d’acqua, ma non fatelo diventare un brodino…).

Passatelo al setaccio poi aggiungete l’aceto balsamico e aggiustate di sale, poco alla volta, finché il sapore non vi convince.

Tenete in frigo, chiuso ermeticamente (la fragola della foto – tanto per intenderci – non è il tappo giusto…) fino al momento di servire.

Condite con qualche goccia di aceto balsamico, qualche goccia d’olio, e un po’ di pepe macinato fresco. E se siete in vena di spiritosaggini, buttateci un paio di cubetti di ghiaccio al basilico…

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Questa non è una ricetta svuotafrigo
C’è bisogno di ricordare che più una ricetta è semplice, più occorre impegnarsi a cercare gli ingredienti migliori? In questo caso, fate in modo che i pomodorini siano di quelli dolci (molti “ciliegini” sono un po’ acidi e non vanno bene qui): assaggiateli al banco del mercato, fa tanto “massaia vintage” e pare sia tornato di moda.
Stesso discorso per le fragole, che devono essere sode e… profumare di fragole. Perciò sostituite l’assaggio con la sniffatina: magari non sarà alla moda, ma possiamo sempre lanciarne una nuova…
Aceto balsamico: il migliore che potete (tanto se ne usa pochissimo), ben sapendo che non potrete né assaggiare né sniffare prima di passare alla cassa. Declino ogni responsabilità come istigatrice di assaggi al supermercato: sappiatelo…

Per i ghiaccioli al basilico
Riempite d’acqua a metà degli stampini da ghiaccio e metteteli in freezer finché non iniziano a gelare. Poggiate in ogni celletta delle foglioline di basilico, premete leggermente per farle aderire al ghiaccio in formazione e rimettete in freezer. Quando saranno tutt’uno col ghiaccio sottostante riempite gli stampi d’acqua fino al bordo.

Se non volete finire da soli sulla piazza di Gordes…
… ma preferite organizzare un aperitivo a casa con degli amici (o con il fidanzato, per superare quel momento di dialettica non proprio romantica di cui sopra), sappiate che il cicchetto di pomodorini e fragole sa stare in compagnia. Tra i suoi partners preferiti:
crackers al pecorino con grani di senape
biscotti ai pomodori secchi, pistacchi e pecorino
tapenade di olive nere e fichi secchi
cake salato ai cipollotti, grana e rosmarino
muffins alle melanzane e basilico
muffins ai semi tostati, indivia e cipolle di Tropea

I veri cicchetti danno alla testa
Un cicchetto che si rispetti dovrebbe contenere dell’alcol. Ma io non vado oltre il vino rosso, lo sherry e il porto: nulla che possa andar bene qui. Però fa sempre comodo, per tirarsi fuori d’impaccio in certe situazioni, poter dire che quel che si beve produce i suoi effetti.
Perciò, se volete approfittare del vostro aperitivo per fare outing su quel paio di questioni che vi stanno a cuore, non vi resta che il basilico. Non scherzo… qualcuno ha forse mai condotto un’indagine sugli effetti dei germogli di basilico ibernati? E anche se fosse, dubito che i vostri ospiti ne siano a conoscenza (a meno che non invitiate Dario Bressanini…).
Perciò esprimetevi senza cautele, simulate una leggera euforia e fingete ogni tanto un lieve capogiro. “Devono essere i ghiaccioli di basilico… – dite con nonchalance – Pare siano lievemente euforizzanti…”
Chissà che non si sparga la voce e s’impennino le vendite al mercato.