Una torta di compleanno al cioccolato

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Gino's cake: torta di compleanno al cioccolato

A dire il vero, non ci sarebbe alcun bisogno di una torta al cioccolato. Non subito dopo il Natale, almeno…
Ma a me questa torta serviva: e proprio oggi. Ve lo ricordate – vero? – il mio amico “cucitore”. Quello che prepara ragù di barracuda che poi si rivelano lucci e custodisce una pregiatissima riserva di acciughe alle cipolle dalla ricetta misteriosa. Quel signore che – nel tempo libero da una rigorosa professione – pedala con la macchina da cucire per riparare vele e cucirsi costumi (un autentico spettacolo…). Oppure tira fuori i pennelli e disegna stelle dei venti, di colore diverso a seconda che spiri libeccio o maestrale. Beh… oggi è il suo compleanno: uno di quelli importanti, a cifra tonda.

Se non avessi davanti un weekend che dire “tosto” è essere ottimisti, sarei corsa a festeggiarlo, con la divertentissima banda di amici che ormai è l’invidia dell’intera spiaggia (ci divertiamo un sacco e non facciamo niente per nasconderlo). Ma ho dovuto ripiegare su una soluzione a distanza.

Essendo l’interessato un buongustaio di primissimo ordine – di quelli esigenti ma che non disdegnano le novità che sono capace di tirarmi dietro in aereo (si tratti di tacchine ripiene o di carré di cervo) – ho pensato che questo potesse essere il suo post, oggi. Perché gli sorridono sempre gli occhi, davanti al cibo…

Lui è uno di quegli ospiti che mi fa piacere avere a cena: assaggia tutto e con curiosità s’informa sugli ingredienti, ma solo dopo aver mangiato. Una delle sue passioni è il tavolo degli aperitivi.
“Cosa ci hai messo in questi bicchierini?”
“Broccoli, volgarissimi broccoli con una fonduta di gorgonzola…”
“Broccoli?!? Sono buonissimi…” e socchiude gli occhi intanto che ne assaggia un’altra cucchiaiata.

E così io – che detesto cordialmente gli invitati che sezionano ogni boccone sconosciuto e rimestano sospettosi le pietanze come fossero alla ricerca di un topo morto – lo adoro. E’ pensando alla sua faccia che metto insieme i menù di Capodanno (so che si commuove alla vista dei tortelli). Ed è pregustando le sue osservazioni che preparo certi intrugli spalmabili di verdure (sempre un po’ piccanti a suo dire, ma non in misura tale da scoraggiarne il consumo).

Oggi avrei tanto voluto trovare, nel mio archivio-teiera di latta, il foglietto con la ricetta di un semifreddo al caffé per il quale una volta si era persino offerto di baciarmi (in senso metaforico, s’intende…). Ma devo averlo lasciato in uno dei miei “altrove” (devo riprendere seriamente a pubblicare le mie vecchie ricette, se voglio trovarle quando mi servono).

E allora gli ho preparato una torta: non una roba sofisticata “da grandi”, ma proprio una di quelle che fareste a un bambino felice di mangiarsela. Una montagna di panna e una cascata di cioccolato che mentre ero lì con la spatola pensavo: “Se potesse vedere questa meraviglia…”

torta di compleanno al cioccolatotorta di compleanno al cioccolato

Quando mi sono liberata dall’abbraccio ipnotico della colata di ganache, ero già in clamoroso ritardo per il mio appuntamento. Sono scappata, mollando lì tutto e sperando che non sprofondasse dissolvendosi in una pozzanghera bicolore. Al mio ritorno la torta c’era ancora: con il cioccolato un po’ appannato e la panna lievemente incavolata per l’attesa, ma poteva andare.

E allora in tutta fretta ho completato l’opera, sapendo che lui avrebbe definito “fronzolo” qualunque soluzione avessi escogitato per occultare gli evidenti cedimenti. Ho preso uno stecco da ghiacciolo e i miei timbri di gomma, e mi sono impiastricciata le dita con il tampone d’inchiostro ridendo tra me e me. C’era una pinza di quelle che uso per gli appunti, sulla scrivania. “E’ un appassionato riciclatore, apprezzerà…”

L’unica indecisione l’ho avuta sul coltello: lui guarda sempre un tantino di traverso certi spalma-burro vittoriani che affondo nei barattoli dei dip. Ho come l’impressione che gli facciano un po’ ridere, ma che non osi dirmelo per non farmi dispiacere. Così ho pensato di toglierlo dall’imbarazzo, una volta tanto, e ce ne ho messo pure un altro.

Perciò, se per caso vi venisse in mente di chiedermi cosa ci fa un coltello da salame accanto ad una torta, sappiate che non avrò alcuna esitazione: “Questi sono solo fronzoli!”, vi risponderò. E inizierò a tagliarvene una fetta con quello che mi viene più comodo. Esattamente come farebbe lui…

Buon compleanno G.! (e saluti e baci a tutti voi)

S.

UNA TORTA DI COMPLEANNO AL CIOCCOLATO

INGREDIENTI

per la torta:
farina bianca 00: 150 gr
zucchero semolato fine: 200 gr
cacao amaro: 40 gr
burro: 100 gr
uova: 2
latte: 125 ml
vanillina: 1 bustina
lievito vanigliato: 2 cucchiaini

per la farcitura:
cioccolato fondente: 200 gr
mascarpone: 200 gr
panna da montare: 200 ml

Tirate fuori il burro e le uova dal frigo con un po’ di anticipo. Accendete il forno a 170° e imburrate uno stampo rotondo da 20 cm di diametro.

Mettete in una ciotola burro, zucchero e vanillina, e lavorate con le fruste elettriche finché non vi appare una crema soffice: dateci sotto, almeno 5-6 minuti, e raschiate spesso le pareti della ciotola con una spatola (non spaventatevi se all’inizio vi ritroverete con degli straccetti di burro che pare impazzito… riuscirete a domarlo).

Aggiungete le uova, una alla volta: non aggiungete il secondo finché il primo non si è perfettamente amalgamato al composto.

Mescolate in una ciotola a parte la farina, il cacao e il lievito: setacciateli poco alla volta direttamente nella ciotola con il mix di burro e zucchero, alternandoli al latte quando vedete che il composto si ispessisce troppo (e comunque sappiate che è un composto molto più denso di quello di una normale torta.

Rovesciatelo nello stampo, livellatelo con la spatola e infornate per 35-40 minuti.

Fate raffreddare la torta su una griglia prima di farcirla (potete anche prepararla il giorno prima e conservarla avvolta nell’alluminio).

Montate la panna e il mascarpone (tranne un paio di cucchiai che vi serviranno per la copertura di cioccolato), e utilizzate questa crema per farcire la torta (che avrete tagliato a metà cercando di andare più dritti di me…).

Fate fondere il cioccolato a bagnomaria, stemperateci i due cucchiai di mascarpone che avevate tenuto da parte e rovesciatelo sulla torta. La visione della colata di cioccolato è paradisiaca, perciò se avete per casa qualcuno a cui volete bene, condividetela.

Lasciate asciugare un po’ il cioccolato prima di affettare la torta. Ma non aspettate troppo: la panna montata non perdona…

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La ricetta della torta non è mia…
… ma di quel delizioso ragazzo che è Mowie Kay, che pare l’abbia presa da Donna Hay. Insomma: una semplicissima torta d’alto lignaggio. Non è la classica torta al cioccolato di casa nostra (quella ve la racconterò, prima o poi), ma un’onestissima torta da farcire, morbida al punto giusto se non la cuocete troppo. Io ho solo modificato le dosi (e sempre nella consueta direzione: meno zuccheri e meno burro, un po’ più di cacao).
Quanto a Mowie, ho scoperto che abbiamo la stessa predilezione per certe botteghe di Marylebone, e lo stesso fornitore di alzatine. Per la verità, siamo anche entrambi detentori di vecchi coltelli scompagnati, provenienti – con tutta evidenza – dallo stesso servizio (vittoriano direi, a giudicare dalle passeggiate londinesi che ci accomunano…). A questo punto potrei proporgli un incontro: chissà che di due non facciamo un servizio completo… con buona pace del mio amico.