Crackers di farro ai semi di papavero

Crackers di farro ai semi di papaveroCrackers di farro ai semi di papavero http://www.fragoleamerenda.it/author/sabrine/

Crackers di farro ai semi di papavero

Questi crackers sono cugini della crosta leggera per ripieni di verdura: niente olio né burro, solo farina, acqua e ricotta (o caprino). La ricetta era nel famoso archivio-teiera di latta, arrotolata assieme a non so quante altre in una specie di cannolo stretto fermato da un elastico. Un foglio strappato da una rivista (Elle à table?), consunto e pieno di ditate che testimoniavano la lotta tra me e l’originale: i tentativi andati maluccio e le repliche buone, di cui mi segno sostituzioni di ingredienti e modifiche di quantità. Sono un tipo preciso io, lavoro con una matrice a due colonne: quantità originali a sinistra, quantità mie a destra (con note a margine).

L’ho tirata fuori ieri mattina, dopo qualche tempo, per mettere a tavola un po’ di avanzi di creme sperimentali di cui vi darò conto quanto prima. E poi perché era domenica e non avevo voglia di fare granché.

Così ho preso i miei stampini e mi sono messa a fare crackers e biscotti. Cose semplici, ma molto rilassanti: impasti veloci con il mixer e poi il taglio con le formine, il lato ludico della cucina che mi ricorda quando all’asilo Montessori ci facevano giocare con la cera Pongo.

Dei biscotti non potrò raccontarvi nulla (questioni di privacy… non mia, ma di mia figlia, che me li ha commissionati con dedica “ad hoc” per il fidanzato). Dei crackers invece posso svelarvi ogni segreto: sono leggeri, croccanti, si accompagnano a ogni genere di intingolo o crema da spalmare, sono perfetti con i formaggi. Si possono preparare in anticipo e vanno bene pure se siete a dieta. A casa nostra non mancano mai, magari fatti con farine diverse, per uno spuntino o un aperitivo, in alternativa ai biscotti “cacio e pepe“.

E poi, per dirvela tutta, non volevo lasciarvi dopo il Clorofilla dip di giovedì con il cucchiaino sospeso a mezz’aria per mancanza di adeguato supporto alla crema…

Buon inizio di settimana a tutti.

S.

P.S.: una pensa di aver dato il massimo, preparando biscotti d’amore conto terzi, e si aspetta non dico anemoni o cioccolatini, ma magari un biglietto gentile. E in effetti, al rientro dalla pizzeria un biglietto c’era… ma con una lista di prenotazioni per biscotti personalizzati, richiesti da tutti gli amici del destinatario! Mia nonna avrebbe detto: “Non c’è più religione…”.

CRACKERS DI FARRO AI SEMI DI PAPAVERO

INGREDIENTI

farina integrale di farro: 100 gr
farina bianca 00: 40 gr
caprino (o ricotta): 60 gr
semi di papavero: 1 cucchiaio e mezzo
acqua tiepida: 8-9 cucchiai
sale: 1/3 di cucchiaino
lievito per torte salate: 1/3 di cucchiaino

Accendete il forno a 180°.

Mettete nel mixer le farine, il sale e il lievito e lavorate per una decina di secondi. Poi aggiungete il caprino (o ricotta) e un paio di cucchiai di acqua appena tiepida, e lavorate per altri 10 secondi.

Infine aggiungete i semi di papavero e tanta acqua quanta ve ne servirà per ottenere un impasto che risulti non troppo appiccicoso e che riusciate a lavorare con le mani (in genere ne metto 8-9 cucchiai, ma vedete voi, l’importante è aggiungerne poca alla volta).

Stendete la pasta con il matterello in una sfoglia molto sottile (impegnatevi: 1 millimetro, 2 sono già troppi..), tagliatela con un tagliabiscotti e ricavatene dei crackers che metterete sulla leccarda ricoperta di carta forno. Infornate per 10 minuti, poi girateli e cuocete per altri 10. Teneteli d’occhio (per la solita questione che ogni forno ha diritto a esprimere la sua personalità…): sono pronti quando sono bene asciutti e appena croccanti. Non tirateli fuori quando sono ancora un po’ gommosetti, sennò diventano come un chewing-gum duro.

Si conservano qualche giorno in una scatola di latta o in un contenitore di vetro a chiusura ermetica. Se li preparate in anticipo e volete che siano perfetti, passateli un attimo in forno prima di servirli (bastano due minuti a forno già caldo).

——————————

Grazie per i premi…

… a Carpina e a Giulia dans le noir che mi hanno assegnato rispettivamente l’Honest Scrap n. 2 e il n. 3. Avendo già faticato a scrivere 10 cose su di me in occasione del numero 1, spero che non si offenderà nessuno se faccio economie di scala, evitando di infliggervi troppi particolari sulla mia vita…

1. sono molto curiosa in cucina: assaggio di tutto, ovunque
2. adoro l’opera lirica e – per la proprietà transitiva – tutto ciò che le ruota attorno (sono andata in giro per anni a dire che il maestro Muti era un sex symbol, suscitando le reazioni più disparate…)
3. non amo la sciatteria a tavola: va bene anche un foglio di carta da macellaio sotto il piatto, purché ci sia “atmosfera”
4. detesto i centri commerciali, ci vado lo stretto indispensabile
5. ho l’animo della brocanteuse: mi tuffo nei mercati delle pulci con la stessa estasi religiosa con cui gli indù si tuffano nel Gange
6. mi piacciono i dolci non dolci
7. non amo i viaggi esotici, preferisco frequenti sortite in alcune città europee nelle quali mi sento come a casa
8. mi incavolo (scusate) quando incontro persone inutilmente scortesi: un tocco di gentilezza costa poco e rende moltissimo…
9. amo tutto ciò che ha personalità, che magari non mi piace ma mi fa dire: “Però, che grinta…” (vale per persone, oggetti… e pure per le ricette)
10. non friggo mai nulla

Adesso dovrei girare il premio a 10 bloggers (o forse 20?), ma ho difficoltà: dunque scusate, non voglio creare problemi, ma dò a tutti i miei sostenitori la possibilità di ritirarlo. Se questo è un premio che serve a conoscersi… beh non c’è nessuno di loro del quale non mi farebbe piacere sapere di più.


Giulia, in un accesso di entusiasmo che mi onora e quasi mi imbarazza, mi ha segnalato anche tra i 10 blog che ritiene degni di essere conosciuti. Anche qui, grazie di cuore, e se permettete vale quanto ho scritto sopra: per una curiosa come me, ogni blog vale la pena di essere visitato almeno una volta. Se non altro per ricordarsi che al mondo c’è gente di tutti i tipi e apprezzare la varietà… che è il sale della vita.