Corn digestive biscuits

Corn digestive biscuits: biscotti digestives con farina di maisCorn digestive biscuits: biscotti digestives con farina di mais http://www.fragoleamerenda.it/author/sabrine/

Corn digestive biscuits: biscotti digestives con farina di mais

Scusate, ma oggi non sono in vena di originalità. Se vi ricordate dei digestive biscuits al farro, vi accorgerete subito che questi sono parenti strettissimi, non fosse per quella piccola differenza nel mix di farine (qui il farro è sostituito dal mais) e nello zucchero.

Ma questa non è una ricetta: è un lamento funebre. Accade infatti che io sia stata privata anzitempo dei miei adorati stampini a lettere componibili, strappatimi da un fato avverso e da mano ignota. Quegli stampini con i quali timbravo i crackers per distinguerli nel grande vaso di vetro in cui li tengo, con cui scrivevo frasi d’amore sui biscotti che Principessa mi commissionava per il fidanzato… quegli stampini lì non esistono più.

Li avevo utilizzati l’altro ieri per due infornate pomeridiane: una dose di digestive biscuits, che mia figlia spaccia in Università a quotazioni molto alte, e una teglietta di crackers al mais, perché il livello nel vaso di vetro si stava drasticamente abbassando. Perciò a fine lavoro ho lavato le lettere utilizzate e le ho stese su un tovagliolo di carta, disposte con ordine come il bucato in riva al fiume delle lavandaie di una volta. Mi sentivo tanto una ragazza diligente… Peccato che in questo mio accesso di maniacale precisione abbia pensato di dare una rinfrescata anche al resto del kit: sciacquato, tamponato e messo però ad asciugare alla rinfusa. Perché va bene essere perfettina,  ma lo spazio per stendere il mio bucato di lettere era esaurito e il tempo pure. Così le truppe sciolte delle lettere alla rinfusa hanno preso una loro strada, diversa da quella del plotone ordinatamente disposto a testuggine romana: sono finite sullo scaffale dei libri di cucina in un tovagliolo di carta stretto a mo’ di fagotto, un simil-uovo di Pasqua con i lembi graziosamente aperti a corolla perché si capisse che non era un cartoccio qualsiasi.

Non è bastato avvertire tutti che si trattava dei miei stampini, nè modellare le “orecchie” del tovagliolo perché fossero ben visibili: evidentemente era il packaging ad essere sbagliato… Chi l’ha visto deve aver fatto l’equazione: tovagliolo di carta spiegazzato uguale tovagliolo di carta da buttare.

La mattina dopo le mie lettere erano scomparse. E’ scattata l’indagine, ma non c’è ancora un colpevole. Principali indiziati: un signore con l’hobby dell’ordine, sovente praticato mediante sistematica soppressione di oggetti altrui non meglio identificati, e una giovane ragazza con la passione del disordine, pervicacemente coltivata disseminando la casa di ogni sorta di ammennicoli. Messi alle strette e interrogati, nessuno dei due ha confessato. Avrei dei sospetti, e pure fondati, ma in assenza prove – e di un reo confesso – non mi è restato altro da fare che smaltire l’arrabbiatura nel modo abituale: accendendo il forno, ça va sans dire…

Ma dovevo far pesare l’accaduto, lanciare un messaggio che desse la misura di quella sparizione, degli effetti prodotti dall’assenza del mio kit di stampini. E prendermi una silenziosa rivincita di quelle che fanno più rumore delle urla. Così ho sfornato i miei biscotti: avena e farina di mais. Buoni. E quando a sera mi son sentita chiedere: “Nuovi questi?” ho sfoderato il mio sorriso più suadente e ho risposto con voce flautata. “Neanche tanto… è che sono gli unici che posso fare adesso: non ho altre lettere…” guardando mio marito dritto negli occhi.

Stamattina erano scomparsi anche i biscotti. Ma stavolta – ne ho le prove – i colpevoli erano due: colti in flagranza di reato. E immediatamente assolti con un sorriso…

S.

CORN DIGESTIVE BISCUITS

INGREDIENTI

fiocchi d’avena: 100 gr
farina di grano integrale: 50 gr
farina di mais fioretto: 50 gr
zucchero grezzo di canna: 50 gr
burro salato: 100 gr (a temperatura ambiente)
latte: 2 cucchiai
lievito per dolci: 1 cucchiaino
bicarbonato: 1/2 cucchiaino

tempo di preparazione: 50 minuti

Tirate fuori il burro dal frigo con almeno mezz’ora d’anticipo: dev’essere morbido.

Mettete nel mixer i fiocchi d’avena e accendetelo due-tre volte per pochissimi secondi: non dovete trasformare i fiocchi in polvere (sennò vi perdete i pezzettini di avena da masticare dopo che tutto il resto vi si è sciolto in bocca…), ma solo ridurne un po’ la dimensione.

Dopodiché schiaffate nel bicchierone tutti gli altri ingredienti “asciutti” (ricordatevi di setacciare lievito e bicarbonato) e lavorate ancora due secondi per miscelarli. Infine aggiungete il burro morbido e il latte e fate andare il mixer quel tanto che basta a trasformare l’impasto in una palla unica, che metterete a riposare in frigo (in un recipiente accuratamente sigillato) per almeno un quarto d’ora.

Accendete il forno a 170°. Rovesciate l’impasto tra due fogli di carta forno e stendetelo con il matterello a uno spessore di 3-4 mm. Mettete i biscotti in una teglia ricoperta di carta forno e cuoceteli una decina di minuti per lato, o finché li vedete appena dorati (ma non fatevi ingannare dal giallino della farina di mais: devono essere dorati con tocchi d’ambra…)

Fateli asciugare su una gratella da pasticciere e, quando si saranno completamente raffreddati, conservateli in una scatola di latta.