Apple pie per un nuovo blog

Apple pie e mele rosse, dalla cucina di FRAGOLE A MERENDAApple pie e mele rosse, dalla cucina di FRAGOLE A MERENDA http://www.fragoleamerenda.it/author/sabrine/

Apple pie e mele rosse, dalla cucina di FRAGOLE A MERENDA

… e finalmente ce l’abbiamo fatta! Questa piccola cucina, che di virtuale ha sempre meno e sempre più somiglia a un pezzo della mia cucina vera, adesso è proprio come la volevo. Non che prima non mi piacesse, era pur sempre opera mia. Ma questo era, per l’appunto, il problema: va bene fare bricolage – e voi sapete che non mi risparmio quando si tratta di sostituire ai mestoli i pennelli – ma c’erano ormai troppe cose che avevano bisogno di una mano esperta.

Non è stato un percorso facile, e si è rivelato ben più lungo del previsto. Ma definireste mai tale un’avventura se prima di intraprenderla ne conosceste il finale? Del resto nessuna delle mie cucine (e ne ho messe su parecchie, in tutti questi anni) è mai venuta fuori in poco tempo. Qui non ne abbiamo mai posseduta una di quelle che si scelgono al negozio, poi arriva una squadra di operai e si monta tutto in un giorno. No, no… noi ne abbiamo avute in muratura e fatte dal falegname, con frigo e senza frigo (avete letto bene), con forno a legna oppure no, grandi come un salone e lillipuziane: ma non è mai successo che fossero pronte in un lasso di tempo ragionevole. E non perché la sottoscritta batta la fiacca: ma per l’esatto contrario.

“C’è bisogno che ti dipinga a mano tutta questa roba?” si lamenta regolarmente mio marito. “Non si può trovare un imbianchino?” Voi non diteglielo: non ha tutti i torti.
Se solo mi accontentassi di due mani di vernice a rullo anziché tre a pennello, se mi rassegnassi a vedere le superfici laccate anziché apprezzare i solchi del legno, se mi convincessi che il bianco è bianco e non ha mille sfumature, se, insomma, fossi disposta ad abitare una cucina magari bellissima ma che non mi calzi a pennello, beh… allora sì, il pennello (quello mio) potrei anche deporlo.
Ma voi mi ci vedete ad aprire delle ante senza un graffio? O a tirar fuori i miei pacchi di farina da un cestello estraibile senza dovermeli cercare in fondo alla credenza? Sarebbe come tagliare le verdure con un coltello giapponese anziché con quello storto e mezzo arrugginito della prozia Gaetana… non sarei credibile.

Perciò ci abbiamo messo tanto tempo, io e tutti quelli che mi hanno dato una mano. E anche se stavolta non c’erano imbianchini e muratori, niente sbuffi di polvere né odore di cere e trementina, questo è stato a tutti gli effetti un autentico cantiere: uno di quelli miei, che partono dall’idea precisa di come vorrei vivere un posto. Non come voglio che sia, ma come vorrei sentirmi io mentre ci sono dentro…
Questo non è mai un approccio facile: serve gente capace di capire e disposta ad ascoltare, servono tempo, pazienza e passione. Bisogna mettere in conto giorni di miele e giorni di cipolla, notti in bianco e settimane di attesa. Energie profuse senza risparmiarsi, perché le emozioni arrivino agli altri e possano trasformarsi in risultati.

Un'alzatina di mele e cannella, dalla cucina di FRAGOLE A MEREND

Siamo stati una squadra perfetta, nonostante le premesse non fossero esattamente a nostro favore. Non solo le premesse, per la verità… Negli ultimi dieci giorni il “database boy” ha avuto un incontro ravvicinato con una vespa  (di quelle senza pungiglione ma dotate di ruote), l’illustratrice ha rischiato di partorire anzitempo e un hacker ha deciso di fare un po’ d’allenamento con il nostro sito praticamente finito. Quanto alle premesse, non era affatto scontato che riuscissimo a lavorare in sintonia senza mai incontrarci tutti quanti attorno a un tavolo! Più che la posta elettronica ha funzionato l’empatia: è il mio ingrediente segreto in situazioni del genere, quello che mette in riga tutti gli altri.

Ma questo lavoro mi ha regalato anche emozioni che non avevo messo in conto. Ho dovuto impaginare i vecchi post uno ad uno (… non avviene mica tutto in automatico, cosa credete?) e trovare delle foto che si affiancassero a quelle già esistenti: così mi sono andata a riaprire tutti gli archivi di scatti inutilizzati, frammenti di giornate trascorse in cucina e non solo. Mi sono passati davanti cinque anni, tanti episodi di vita domestica dei quali, se non li avessi raccontati qui a voi, avrei perduto la memoria. Nevicate piene di magia e persino un diluvio universale, preparativi di Natale e biscotti di primavera, post teneri e post perfino hard (!!). Ho riletto storie di ghirlande svanite, di fantasmi ricomparsi e di numeri telefonici apparsi dove non dovevano. Storie di velluto e di carta vetrata, storie di avventurose torte da pionieri e di virtuose pagnotte da predicatori. Post verdirossiazzurri, viola, arancioni e… perfino “fucsian“!

Adesso non vedo l’ora di ricominciare: e anche se l’autunno è una stagione dai bellissimi colori, perdonate… ma io mi sento come se fosse primavera! Ne avremo di occasioni per raccontarci le cose successe in questi cinque mesi: il backstage è stato denso di emozioni. Oggi è un giorno di festa per questa cucina nuova, che anche se si chiama blog è una cucina vera. E se ci ho messo tanto a farla – pezzo a pezzo con passione – è perché pensavo a voi, a come ci sareste stati, qua dentro, e a come avrei potuto farvi stare bene quando passate di qui. E se per qualche tempo ancora sentirete lo splash-splash-sguishhh! del mio pennello è perché c’è ancora qualche cosetta da finir di sistemare: proprio come nella mia cucina vera…

Apple pie e mele rosse, dalla cucina di FRAGOLE A MERENDA

Nessuna avventura del genere si può concludere senza dire grazie, e io ne devo dire molti.

Grazie a Elena, che mi ha saputo guidare in un percorso per me ostico senza mai perdere il sorriso. Il suo layout è semplicemente perfetto, nel senso che è pulito come lo volevo io. Ricorderò con piacere anche i carpacci in un certo posticino, che hanno accompagnato le nostre riflessioni.

Grazie a Massimo, che mi ha messo a disposizione grande professionalità e infinita pazienza, oltre a quel divertente sistema di ricerca che trovate nella pagina Ricette. Avendo già retto a tutti i miei dubbi e pensamenti, non ha perso il suo aplomb nemmeno dinanzi all’hacker… ma l’ha messo ko. Fino all’ultimo ha lavorato perché tutto funzionasse a dovere e la sottoscritta avesse il blog che voleva: e ci è riuscito benissimo. E grazie a Marcello, un vero WP guru. Tutte le volte che gli chiedevo di rendere le cose user-friendly, mi faceva notare che non si può volere una Ferrari e poi lamentarsi perché il cruscotto è complicato: per fortuna c’era lui al motore, mentre io mi occupavo del cruscotto.

E grazie a Caroline, che ha compreso lo spirito di questa piccola cucina senza averla mai frequentata. I nostri scambi epistolari meriterebbero una pubblicazione: sono una sintesi efficace delle nostre vite, distanti ma per molti versi simili. Ci siamo capite da subito –“two peas in a pod” come dice lei – e quando ha disegnato quella mensola mi ha lasciato senza parole. La storia della header ve la racconterò, perché ne vale la pena. Adesso accontentatevi di guardarla, perché da quella mensola nasce anche il logo di FRAGOLE A MERENDA. E fate a Caroline gli auguri per il suo prossimo progetto, con deadline tra poche settimane: have a nice baby, Caroline!

Infine grazie a voi: per tutti i messaggi, i commenti e le mail che mi avete scritto in questi cinque mesi. Sono stati un incoraggiamento formidabile ad andare avanti, nei momenti in cui la stanchezza si faceva sentire… proprio come adesso, mentre le stelle sbiadiscono una a una e si dissolvono nell’alba.

Ma io ho un certo tra-la-la nella testa e il piacevole sospetto che sarà un buon giorno.

S.

APPLE PIE “A LA D’AUBERGINE”

INGREDIENTI (per 4-6 pies )
per i biscotti:
farina d’orzo integrale: 100 g
farina bianca 00: 50 gr
burro freddo a cubetti: 100 gr
zucchero muscovado: 50 gr
acqua ghiacciata: 4-5 cucchiai
sale fino: 1 generoso pizzico

per il ripieno di mele:
mele: 4 di media grandezza (croccanti, sennò si rammolliscono in padella)
il succo di 1 limone
zucchero semolato: 4 cucchiai rasi
burro: 30 gr
sale fino: 1 pizzico
cannella e noce moscata (un bel pizzico ciascuna, se vi piacciono)

per la crema al miele:
yogurt greco: 200 gr
miele di castagno: 2 cucchiai

Preparate in anticipo i biscotti. Mettete nel mixer le farine, lo zucchero, il sale e il burro, e lavorate rapidamente finché non ottenete un composto sabbioso e pieno di grumi. Aggiungete qualche cucchiaio d’acqua ghiacciata (4 o 5, vedete voi quella che serve a trasformare le briciole in un impasto) e smettete di lavorare appena vedete che sta insieme in un’unica palla. Schiacciatelo con le mani come fosse una grossa frittellona e mettetelo tra due piatti in frigo, per almeno mezz’ora.

Accendete il forno a 180°C e rivestite di carta forno una teglia per biscotti. Stendete rapidamente la frittellona sul piano di lavoro ben infarinato, e infarinate anche il mattarello perché l’impasto diventa appiccicoso appena si scalda un po’. Perciò siate rapidi nel tagliare i biscotti, che non devono essere troppo sottili (5-6 mm di spessore andranno bene). Reimpastate i ritagli velocemente, evitando di aggiungere farina.

Infornate i biscotti per circa 15 minuti (girandoli dopo i primi 10), e fateli raffreddare su una gratella.

Mescolate in una ciotola capiente 2 cucchiai di zucchero e il succo di limone. Lavate le mele, sbucciatele, tagliatele a cubetti regolari di 1 cm di lato e gettatele nella ciotola man mano che sono pronte, mescolando bene perché s’impregnino di sciroppo e non scuriscano.

Preparate la crema, lavorando velocemente lo yogurt con il miele.

Fate sciogliere il burro in una padella antiaderente, gettatevi le mele (tenete da parte il succo), salate leggermente (… sì, avete letto bene) e fatele saltare cinque minuti a fuoco vivace: sono pronte quando i bordi dei cubetti iniziano a diventare color caramello. Se vi piacciono cannella e noce moscata, aggiungetene un pizzico ciascuna un attimo prima di spegnere il fornello.

E adesso assemblate le pies. Mettete in ogni piattino un biscotto, spalmatelo generosamente di crema al miele, ricoprite con un paio di cucchiaiate di mele e richiudete a sandwich con il secondo biscotto (spalmato a sua volta di un po’ di crema). Finite con dell’altra crema.

Mettete nella padella (senza ripulirla) il succo delle mele che avevate tenuto da parte, e fatelo andare per un minuto grattando con un cucchiaio di legno il fondo di cottura. Irrorate le pies con questa salsa e servitele subito.

POSTILLE

Una apple pie tradizionale – con o senza intreccio – richiede un po’ di tempo. Se siete disposti a sacrificare l’effetto “cestino” in cambio di una crema al miele, sappiate che questa è un’alternativa deliziosamente praticabile in pochi minuti: a patto che vi organizziate in anticipo con i biscotti. Si mantengono per una settimana, in una scatola di latta, e se non fossero più fragrantissimi passateli un minuto nel forno già caldo prima di preparare le pies.

I cubetti di mela devono rimanere croccanti e non disfarsi in cottura. Perciò gettateli in padella scolati del loro succo quando il burro è già caldo e non usate il cucchiaio di legno per mescolare, ma muovete direttamente la padella (avete presente come fa Paperino con le frittate? ecco, così) per non farle attaccare. E mi raccomando: cinque minuti soltanto.

Il miele di castagno è aromatico e lievemente amarognolo, e a me piace per il contrasto con il dolce delle mele. Ma, come sempre in cucina, è solo questione di gusti… e di quello che avete in dispensa! Perciò non sentitevi obbligati a cercare il miele di castagno in una di quelle drogherie scicchettose dove ve lo fanno pagare a peso d’oro: usate quello che avete in casa (magari mettetene un po’ meno). E rimandate l’acquisto alla prima occasione propizia…