La “finta” panna cotta allo yogurt con frutti di bosco

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Finta panna cotta allo yogurt: un dessert senza sensi di colpa...

Lo so: non si fa così. Scomparire per più di una settimana senza avvisare non è carino, soprattutto dopo i tanti commenti affettuosi ricevuti all’ultimo post. Ma cercate di capirmi: non sto battendo la fiacca. Sto solo battendo la città (a piedi) alla ricerca di un appartamento che faccia per noi. Perché ormai è ufficiale: si cambia cucina. Che tradotto significa: la famiglia d’Aubergine cambia casa.

Non posso dire che tutto questo non fosse in programma, ma diciamo che ci eravamo dati dei tempi più rilassati. Se non che, nella vita si può mai sperare di decidere ogni minimo dettaglio? Direi proprio di no… e per fortuna: perché sarebbe una noia terribile. Anche se tra una vita noiosa e una organizzativamente effervescente come la nostra ci sono infinite sfumature: molte possibili esistenze, tutte sicuramente più “normali” di quella che ci ostiniamo a condurre. Comunque, ci siamo. E vi confesso che pur tra mille pensieri contrastanti (spesso meditati nel cuore della notte…) è la curiosità a prevalere, quel senso di avventura che inevitabilmente si accompagna ad ogni grosso cambiamento. E una nuova casa è un capitolo nuovo: in molti sensi…

Mi chiedo non tanto “dove”, ma “come” vivremo tra qualche mese: se il sole me lo troverò davanti o di fianco al mio risveglio (perché non chiudiamo mai le persiane…), se i barattoli con le spezie saranno sempre allineati in una lunga mensola sul piano di lavoro, se terremo ancora la biancheria nella vecchia libreria in cui si trova adesso. Che faccia avrà il giornalaio, se ci sarà nei paraggi un mercato rionale di frutta e verdura, se avremo un soffitto a cassettone al quale appendere le palle di Natale (dovrò aggiornare la mia mappa…). Dove mi piacerà far colazione mentre leggo i giornali del giorno prima, cosa vedrò oltre lo schermo sulla scrivania, come sarà la mia cucina…

Mi piacerebbe tirarmi dietro i glicini e poter piantare dei gelsomini. E vorrei continuare ad arrampicarmi sulla mia libreria con la scaletta… Ma ve l’immaginate la telefonata all’agenzia immobiliare? “Buongiorno, cerco una casa per quattro persone, due glicini, un bel po’ di vecchie palle di Natale e tanti libri. Non mi serve l’ascensore (che tanto la palestra mi annoia…), ma una cucina vera perché ci devo impastare il pane a mano, e dei soffitti alti perché sennò sbatto la testa quando consulto le sezioni Letteratura straniera e Filosofia…”.

Non vi tedio con la descrizione della settimana passata: diciamo che è stata piuttosto impegnativa. Onde per cui, di tempo per cucinare, fotografare, scrivere ce n’è stato davvero poco… anzi: niente. Ma non ho alcuna intenzione di rinunciare a questo spazio: alle ricette, ai racconti, agli scambi con tutti voi. Perciò vi chiedo solo un po’ di pazienza se insieme al profumo di pane e di crostate vi arriverà anche qualche zaffatina di vernice, e se traslocatori e scatoloni faranno di tanto in tanto capolino in queste pagine. Devo riuscire a traghettare famiglia e suppellettili verso lidi nuovi e sconosciuti, minimizzando i disagi e ricreando al più presto quell’atmosfera di casa senza la quale nessuno di noi si sentirebbe davvero a proprio agio.

E allora sappiate che questa di oggi non è una ricetta (anche perché chiamarla ricetta farebbe ridere…), ma una cartolina: un saluto dal mio viaggio a piedi per le vie della città, sotto il cielo bianco d’afa. Con mille pensieri nella testa, cento indirizzi nel bloc notes e l’avventura nel cuore…

Saluti e baci (logisticamente incasinati),

S.

LA “FINTA” PANNA COTTA ALLO YOGURT CON FRUTTI DI BOSCO

INGREDIENTI

yogurt: 200 ml
latte: 100 ml
colla di pesce: 2 fogli
miele: 2 cucchiai
acqua di fior d’arancio: 2 cucchiaini da caffé
frutti di bosco: 3-4 piccoli cestini (almeno 350 gr in totale)
zucchero a velo: un soffio (e non chiedetemi quant’è…)

Mettete a bagno i fogli di gelatina in una ciotola d’acqua fredda.

Fate intiepidire il latte, scioglietevi il miele, poi gettatevi i fogli di gelatina ammollati e strizzati bene mescolando finché non si dissolvono completamente. Aggiungete lo yogurt (leggermente montato con una frusta) e l’acqua di fior d’arancio.

Riempite con il composto dei bicchierini o delle ciotoline per 2/3 della loro capacità, sigillateli con la pellicola e metteteli in frigo per qualche ora (o anche per un giorno se vi fa comodo…).

Sciacquate accuratamente i frutti di bosco, tamponateli per asciugarli un po’ e mettetene da parte circa un quarto, scegliendo i più belli (vi serviranno per decorare). Mettete gli altri in un pentolino e fateli andare a fuoco vivace per cinque minuti, mescolando in continuazione finché non saranno dissolti. Poi passateli al colino e schiacciando con un cucchiaio fate in modo che vi restino soltanto i semi.

Quando si sarà raffreddata, disponete la salsa di frutti rossi nei bicchierini e poi rimetteteli in frigo per farla solidificare un po’.

Al momento di servire decorate con i frutti di bosco rimasti e un soffio di zucchero a velo. Un soffio, non di più…

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Un dessert modulabile
Questo è un dessert che potete declinare come volete, a seconda del vostro regime alimentare.
Se vi ci state mettendo d’impegno, utilizzate latte parzialmente scremato e yogurt magro e non lamentatevi se la salsa di frutti di bosco è lievemente aspra: pensate che questo è il bello dei frutti rossi e che in fondo vi state permettendo un dolcino al cucchiaio niente male.
Se invece non siete proprio a stecchetto, potete utilizzare yogurt e latte interi e aggiungere un paio di cucchiai di zucchero ai frutti rossi mentre li fate bollire. La consistenza della crema sarà più densa, anche se non sarà mai quella della panna. Sempre di yogurt si tratta, perciò il peccato di gola – se mai sussiste – è di quelli veniali: si rimedia con un po’ di penitenza…

Ricetta tratta da Elle à table
La ricetta di questo dessert al cucchiaio è tratta da Elle à table. Con variazioni minime, doveva trattarsi di uno yogurt ghiacciato da tagliare a cubetti e servire con della frutta. A me è venuto invece un po’ più morbido, e di tagliarlo a cubetti… neanche a parlarne. Così la seconda volta l’ho messo nei bicchierini, ed è riuscito a perfezione. La consistenza? E’ quella di un budino morbido, con il vantaggio – rispetto ad uno yogurt al naturale – che la frutta non sprofonda ma rimane saldamente al di sopra della salsa di frutti di bosco.